Marina Bellini

Marina Bellini a.k.a. Mexi lane, Autore, regista, scenografo, social media manager.

Pioniera di Internet nel 1994, ha pubblicato la Trilogia delle Ombre tecnologiche in 3 volumi:  Maschi Virtuali, 1999/ Maramouse, 2003/ Passione Cellulare, 2004.

Nel 2007 ha iniziato a frequentare i Mondi Virtuali tra cui Second Life dove é stata Art Director per il Sistema Museale di Roma Capitale. Ha curato l'estensione virtuale delle mostre dei Musei ampliando la comunicazione degli stessi a livello internazionale.

Ha allestito scenograficamente sim americane e italiane. Ha curato mostre di artisti digitali e artisti con le loro opere reali trasferite nel Metaverso.

Ha curato progetti virtuali per Società ed Istituzioni e per il Gruppo GEDI ha realizzato quest'anno i video delle interviste di "Alfabeto Metaverso", nell'ambito dell'iniziativa L'ALFABETO DEL FUTURO.

Nel mese di novembre ha accompagnato una studentessa dell'Università IULM nella stesura della sua Tesi di Laurea fino alla discussione della stessa in diretta nel Metaverso.

Altre notizie e url ai canali social su:

https://marinabellini.it

Dichiarazione:

"Dalle BBS fino al web2.0 ho immaginato il Metaverso in 3D pensando che se Marinetti e i Futuristi lo avessero avuto a disposizione avrebbero esteso le loro parole ed immagini fin oltre i monitor.
Come utente web sono... una Futurista!"

Le tre parole che identificano il tema delle "memorie digitali": biblioteche, sharing, evoluzione

Il Metaverso creativo

"Come già ampiamente divulgato, il termine METAVERSO è stato utilizzato per la prima volta nel 1992 dallo scrittore Neal Stephenson nel romanzo cyberpunk “Snow crash” per definire un mondo virtuale in 3D popolato di repliche umane digitali con il quale si definisce una zona di convergenza di spazi virtuali interattivi, localizzata nel cyberspazio e accessibile dagli utenti attraverso un avatar con funzione di rappresentante dell'identità individuale.

Superando i concetti di realtà virtuale e realtà aumentata la costruzione di un essere in presenza attraverso la tecnologia sociale (di cui Second Life può essere considerato la forma prototipica) si avvale dell'interoperabilità fra mondi e piattaforme, in un ambiente di ricerca che crea e interconnette informazioni, soggetti, avatar e oggetti.

Chi ha avuto accesso ai Mondi Virtuali dal 2007 sa che il termine é stato utilizzato in epoca primordiale da autori e utenti, poiché s'intuiva fin da subito la straordinaria somiglianza con l'ambiente descritto da  Stephenson nel suo romanzo.

Fin dall'inizio si sono manifestate le capacità creative degli utenti che negli anni hanno creato spazi, ambienti e beni comuni divenendo essi stessi gli artefici dei metaversi esistenti. Dal basso, allo stesso modo del web che senza i contenuti creati dall'utenza non sarebbe mai potuto esistere, sono nate città, paesi, paesaggi d'ogni genere, abitazioni, luoghi pubblici di cultura o divertimento e case private. Ma anche attività lavorative di architetti, stilisti di moda, designer, scripter, che hanno tradotto il loro tempo e la loro passione in guadagno quotidiano".

Abitare il Metaverso: arte, moda e design per le feste natalizie

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