GIORGIO MARANDOLA – “La cosa più sorprendente è la diffusione del mobile”

GIORGIO MARANDOLA è consulente con esperienza decennale nel digital marketing e formatore.

Ha lavorato per clienti nazionali e internazionali in diverse agenzie, startup e aziende, e nel 2010 ha pubblicato il suo primo saggio sul Marketing non convenzionale. Keynote speaker nei più importanti eventi dedicati a marketing e tecnologie, ha collaborato negli anni con diverse università ed enti di ricerca. Attualmente si occupa di consulenza e formazione in ambito digital e innovation.

Linkedin giorgiomarandola
Facebook giorgiomarandola.consulenza
Twitter @technicoblog
Instagram @technicoblog
Sito giorgiomarandola.com

Che rapporto hai con il web e come è cambiato negli ultimi dieci anni?
"Il mio rapporto con il web nasce proprio 10 anni fa, o forse qualcosa di più.
Ho sempre vissuto internet in due modi: il primo, più personale, è stato caratterizzato da esperimenti e test portati avanti costruendo webapp e prodotti vari, che mi hanno permesso sia di capire modelli di business e dinamiche connesse, sia come ragionano le persone.
Il secondo, più professionale è legato a tutto quello che ho avuto modo di imparare nel tempo proprio grazie ad internet: oltre 10 anni fa, studiavo giurisprudenza quando sono rimasto folgorato dal cosiddetto “web 2.0”, mi sono messo a studiare da solo, forte anche dei mille esperimenti e siti costruiti, e nel tempo ho potuto non solo colmare il gap con chi aveva studiato la materia all’università, ma ricavare dal mio studio un lavoro.
Negli ultimi 10 anni sono cambiate molte cose, siamo arrivati a parlare di intelligenza artificiale, ma non solo, la cosa più sorprendente è la diffusione del mobile: molte persone stanno vivendo internet in un’ottica mobile first e non solo, possiamo dire “mobile only”.
I social sono diventati una realtà consolidata e molte cose possiamo quasi darle per scontate, ciononostante, le aziende faticano a comprendere determinate dinamiche e il mercato del lavoro in questa industry è diventato una sorta di barzelletta".

Hai mai partecipato ad un barcamp se sì, che ricordo hai e che ha rappresentato per te?
"Assolutamente si, il mio primo barcamp è stato il Romecamp, mi pare anno domini 2008 ed è stata un’esperienza fantastica!
Ero da pochissimo online con il mio blog e piano piano stavo conoscendo altri blogger, stavo aprendo i miei profili social e stavo per partecipare al mio primo flame su Friendfeed, quando sono venuto a conoscenza dell’evento, mi sono precipitato ad iscrivermi chiedendo anche di poter fare il volontario.
Sicuramente è stato il primo passo della mia esperienza lavorativa in questo ambito, e probabilmente il fatto di aver fatto il volontario ne è stato la chiave di volta perché mi ha permesso di conoscere tutti, e di scambiare mille contatti.
Ai tempi non mi è passato nemmeno per la testa di proporre uno speech perché ero talmente timido che avrei preferito nascondermi, però l’esperienza sia umana che professionale/culturale è stata meravigliosa!
È durato diversi giorni, e ho imparato tantissimo".

Tre aggettivi per descrivere il tuo Natale Digital
"Attivo: non scorrerò pigramente il feed di instagram, anzi, ora che lavoro in proprio, i periodi di vacanza sono strategici per riorganizzare le idee e recuperare gli arretrati.
Saggio: eh si, sto facendo delle attività di ricerca, che mi stanno insegnando tanto anche se i risultati parlano di cose poco chiare che si verificano sui social network, quindi il mio Natale Digital sarà in qualche modo “saggio”.
Lungimirante: anche il Natale Digital si muoverà in tal senso, è un periodo in cui sto tagliando rami secchi, lavorativamente parlando, a beneficio di cose più a lungo termine, quindi parola d’ordine è “guardare avanti, molto avanti”.

Leave a Comment