Come raccontereste un biennio fatto di cambiamenti nella vita privata e nei ritmi della vita lavorativa a causa della pandemia?
Con quali parole?
Sceglietene 3 e appuntatele e conservatene il biglietto.
Noi, vi raccontiamo quelle dei partecipanti al xmascamp come
post-it a memoria futura.
Eccovi la wor(s)dmap di questa edizione
Antonia Colasante – @antocolasante
Francobollo: la pandemia ci ha insegnato a ripensare il termine distanza, ho sentito abbracci distanti km, il calore delle persone a cui tieni può essere percepibile anche senza toccarsi, connessi solo guardando un’immagine grande quanto un francobollo su uno schermo: si chiama Empatia Digitale.Vetro: durante il lockdown il mio tempo veniva scandito dal rumore di chi gettava bottiglie nell’apposita campana nella via sotto casa. Il senso del tempo, la sua dilatazione durante il lockdown, è qualcosa su cui possiamo tutti riflettere per ricostruire ritmi più consoni al nostro modo di vivere.Criceto: Sicuramente tutti siamo scesi dalla ruota in cui eravamo impegnati costantemente a pedalare. Il senso profondo di cambiamento nelle vite delle persone mi ha permesso di incontrare, in percorsi di Story Coaching, molti manager e professionisti desiderosi di un percorso per “stravolgere” la traiettoria rigida in cui erano stati intrappolati.
Assunta Corbo – @assunta73
Vulnerabilità : ci siamo scoperti più vulnerabili, più spaventati e più bisognosi di essere ascoltati e compresi.
Cambiamento: nulla sarà più come prima. Questo periodo storico ci lascia una grande eredità anche in merito a come svolgeremo il nostro lavoro nel prossimo futuro.
Complessità: il mondo è complesso e lo sarà sempre di più. Si è svelato così durante la pandemia e noi lo abbiamo compreso. Ecco perché serve una migliore comunicazione e una migliore informazione per aiutare le persone a comprendere.
Valeria Crescenzi – @CrescenziV
Catarsi: spogliarsi dell’inutile per andare dritti a ciò che conta veramente.
Stupore: perché il mondo mi ha sorpresa (non sempre in bene).
Opportunità: l’anno (o forse sarebbe meglio dire i due anni pandemici) sono stati anni di crisi ma in questa crisi ho visto delle opportunità, a partire da un personale cambio di Carriera. Come diceva Einstein: «È nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera se stesso senza essere superato».
Roberto Favini – @postoditacco
Resilienza: cioè capacità di adattamento ai cambiamenti, anche quelli radicali. Significa aver sviluppato per
tempo quelle capacità che all’occorrenza possono essere utilizzate per rimanere al passo con i cambiamenti
sociali, un apprendimento continuo che coinvolge cittadini, imprese e istituzioni.Socialità: cioè bisogno di riprendere i vecchi contatti sociali e di costruirne di nuovi. L’approccio è quello
phygital, parte in presenza e parte attraverso i canali digitali.Innovazione: cioè costruire nuovi modelli relazionali ed economici in grado di anticipare le esigenze future.
Se poco dopo lo scoppio della pandemia ci si chiedeva quando si tornerà alla normalità, anche diversa dalla
precedente basta che sia una situazione stabile, oggi appare più chiaro che la ricerca dell’anormalità ci
renderà più forti.
Letizia Palmisano – @leti_palmisano
EcoSostenibile: perché altrimenti non c’è futuro.
Digitale: perché la connessione accorcia le distanze.
Condivisione: perché il sapere è quella cosa che quando la condividi si moltiplica.
Barbara Reverberi – @espby
Opportunità: la pandemia ha messo in risalto due facce della stessa medaglia, da un lato la fatica di lavorare da soli anche se collaborando a distanza, dall’altra l’occasione per mettere a frutto tutte le proprie competenze e migliorarsi.
Umanità: siamo tutti interconnessi e abbiamo l’uno bisogno dell’altro, riconoscerlo libera dai pregiudizi e permette di progredire.
Trasformazione: accettare di non sapere e di poter chiedere aiuto per evolvere.
Irene Schillaci – @ireschilla
Priorità, perché ho imparato l’importanza di concedersi degli spazi per sé e ho rivisto le mie priorità.
Sfida, perché sono riuscita a gestire le difficoltà e ho imparato a credere maggiormente nelle mie capacità.
Opportunità, perché ho scelto di affrontare questo periodo complicato come un’opportunità per ampliare le mie conoscenze e le mie competenze.